Norme redazionali

Norme per i collaboratori



  • Il contributo va inviato alla Direzione del Dipartimento in file .doc o .rtf; va fatto pervenire anche il cartaceo. Di regola i contributi non devono superare le 35.000 battute.

  • Abstract. I contributi devono essere preceduti da un Abstract o breve riassunto in inglese.

  • Formato di note e riferimenti. Si consiglia di adottare nel testo e nelle note il metodo della citazione breve autore/pagina (Rossi 222) se in bibliografia risulta una sola opera per autore, ovvero autore/titolo breve/pagina se ci sono più opere dello stesso autore: Nievo, Confessioni 232; Rossi, “Novità” 24. Per gli articoli di argomento linguistico è consentito usare il sistema cognome/data consueto in questa disciplina. I riferimenti brevi vanno inseriti nel testo. Esempio: “Secondo Schmidt, ‘il conflitto di tutti è padre'(222); Frank (312) sostiene il contrario”. Le note, numerate progressivamente dalla prima all’ultima, devono essere a pie’ di pagina. Nel testo, gli esponenti delle note vanno messi dopo la punteggiatura (punti, virgole).

  • Citazioni. Le citazioni superiori a tre righe devono essere staccate dal testo senza virgolette e a spazio uno, senza tabulazione iniziale. Se del caso la fonte va indicata alla fine dopo il punto fra parentesi tonde:


It is inspiring, but also deflating, to see and hear again (and again) the handsome, vigorous president, the youngest ever elected to the office, as he beckons the country forth to the future, to the “New Frontier,” and its promise of conquest: putting a man on the moon, defeating sharply defined evils – totalitarianism, poverty, racial injustice. (Tanenhaus 24-25)


Le citazioni in lingue diverse da francese, inglese, italiano, spagnolo e tedesco vanno tradotte in nota, nel qual caso anche la citazione della fonte andrà in nota:


12. Tanehaus 24-25. “E’ suggestivo, ma anche pesante, vedere e sentir parlare ancora e sempre il presidente giovane, vigoroso….”.



  • Bibliografia. I contributi devono essere corredati da una lista di “Opere citate”, in ordine alfabetico per cognome dell’autore. I nomi vanno scritti come sul frontespizio dell’opera citata (Hemingway, Ernest; ma Lawrence, D.H.). I luoghi di pubblicazioen si indicano nella lingua orginale (London, Paris, Milano ecc.). Per gli articoli in periodici e volumi occorre sempre indicare i numeri di pagina iniziali e finali.


Esempi di citazioni bibliografiche (stile MLA adattato).



  • Opera scritta o curata da due autori.  Perosa, Sergio. L’isola la donna il ritratto. Variazioni e intrecci letterari. Milano, Bompiani, 2013. Rigoni, Mario Andrea e Raoul Bruni (a cura di). La brevità felice. Contributi alla teoria e alla storia dell’aforisma. Venezia, Marsilio, 2006.

  • Opera scritta o curata da tre o più autori. Bottalico, Michele et al. (a cura di). Literary Landscapes, Landscapes in Literature. Napoli, Carocci, 2007.

  • Articolo in opera curata. Guarini, Ruggero. “Psicologia del chiasmo”. La brevità felice. Contributi alla teoria e alla storia dell’aforisma. A cura di Mario Andrea Rigoni e Raoul Bruni.Venezia, Marsilio, 2006. 163-69.

  • Articolo su rivista. Castellani, Aldo. “Montale e Blake: il caso dell”Angelo nero'”. Strumenti Critici 21.112 (2006), 447-452.

  • NB: per i contributi stilati in lingua straniera si seguiranno queste medesime norme, con gli opportuni aggiustamenti richiesti dalla lingua straniera.

  • Virgolettatura. Le virgolette vanno sempre “doppie a esponente”. La virgoletta ‘singola’ si usa solo per citazioni all’interno di citazioni.



Ultimo aggiornamento 22 Dicembre 2020